Il progetto ha partecipato al concorso bandito nel 2003 dal Comune di Salerno per la riqualificazione dell’area di un impianto storico dismesso per la produzione di ceramiche. L’intervento prevedeva la riqualificazione ambientale delle aree di cava, anche con la formazione di zone umide, la creazione di orti urbani e di attrezzature ludico-didattiche sul tema della modellazione dell’argilla, in tre fasce di progressiva dominanza naturale, introdotte da un terminale immerso nel tessuto urbano di Salerno. Un percorso semimeccanizzato aiutava a precorrere l’intera tenuta risalendo dalla quota della città alla valletta della cava, e da questa al versante collinare su cui era prevista la realizzazione di una struttura ricettiva/foresteria.

Con Natalino Caruccio, Fiorella Izzo, Gianpiero Lamonica, Chiara Vitiello, Gianpiero Abate (geologia), Andrea Santagada (scienze forestali). Consulenti: Gabriele Quarello (zoologia), Stefania Amos, Alfonso Nunziata e Antonio Izzo (arti plastiche, grafica).