Il Piano territoriale regionale (PTR) della Regione Campania approvato nel 2008 con la l.r. n. 13 ne riprendeva una versione precedente dopo un cambio di amministrazione. Ad alcuni dei consulenti che avevano ispirato e in buona parte redatto il primo piano ne sono stati aggiunti altri ottenendo un gruppo composto, oltre che dal sottoscritto,  da Attilio Belli, Paolo Castelnovi, Roberto Gambino, Fabrizio Mangoni, Riccardo Priore, Giuseppina Sarcina e Antonio Di Gennaro.

La maggiore novità della riscrittura del PTR era costituita dall’introduzione delle Linee Guida per il Paesaggio della Campania, con cui la regione rispondeva all’obbligo di coerenza degli strumenti di pianificazione nelle varie scale territoriali alla Convenzione Europea del Paesaggio,  fissando un inquadramento strutturale dei vari sistemi (ecologico, agro-forestale, storico-archeologico), stabilendo un quadro di indirizzi e strategie,  e arrivando a redigere uno schema di articolazione dei paesaggi che potesse essere la base per un successivo approfondimento al livello provinciale. Per motivi anche di ordine contingente veniva riservato ai livelli successivi della pianificazione l’attività di sensibilizzazione e ascolto per l’integrazione del quadro interpretativo e progettuale (identificazione dei paesaggi, individuazione degli obiettivi di qualità paesaggistica…) per il quale le Linee Guida fornivano specifici indirizzi.

Nell’ambito di tale lavoro,  ho curato in particolare ciò che è riferibile alle strutture storico-archeologiche e, con  Antonio Di Gennaro, allo schema di articolazione dei paesaggi della Campania.