La Montagna Sacra
Il progetto Montagna Sacra nasce allo scopo di valorizzare un paesaggio del Cilento costiero – il Monte Stella – attraverso i suoi straordinari caratteri sonori e rituali. Dal punto di vista sonoro, la sua peculiarità è quella di essere punteggiato da 30 piccoli villaggi pochissimo distanziati, tanto che la densità di campanili esistente sulle sue pendici è in assoluto tra le più alte dell’Europa rurale. Il fatto che dalla maggior parte della sua superficie sia possibile udire il suono sovrapposto di più campane rende percepibile sul piano acustico la storica identità policentrica del Monte Stella, perfettamente coerente con l’altra espressione rimarchevole di tale paesaggio, ovvero la cerimonia della Visita ai sepolcri per cui, nel giorno del Venerdì Santo, le confraternite religiose di ciascun villaggio reca visita ad altri dello stesso sistema.
Nell’ambito del progetto “Montagna Sacra”, il I maggio del 1999, le 60 e più campane del M. Stella, distribuite su un’area dal raggio di 6 km, hanno suonato in sincrono una musica appositamente composta (sulla scala consentita dai suoni delle stesse campane), ascoltata da centinaia di spettatori localizzati in una serie di punti d’ascolto.
Committente: Accordo di Programma tra Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Comunità Montana Alento – M. Stella, Legambiente Campania. Progetto: 1998, realizzato nel 1999. Ideato e diretto da me, musiche di Antonello Paliotti, assistenza tecnica di Nicola Polito, logistica a cura dell’Associazione Montanari – Ripe Rosse.
Bibliografia:
G. Anzani (a cura di), Paesaggio con campane, Electa Napoli, Napoli, 2000 visualizza
D. Mazzoleni, G. Anzani, Cilento Antico, i luoghi e l’immaginario, Electa Napoli, 1993 visualizza
Anna Cepollaro, Campane a vita (servizio con vari interventi sull’installazione sonora del I maggio), in «Alias» (supplemento settimanale de «Il Manifesto»), 24 luglio 1999 visualizza
Ho chiesto a Marcella Fusco di ritrarre a modo suo i due versanti marino e interno del M. Stella stilizzando le specifiche fattezze dei campanili coinvolti nell’installazione sonora del I maggio “99, e ad Antonello Paliotti di trascrivervi di suo pugno le musiche effettivamente composte per l’occasione. In questi due disegni sono raffigurati quindi sia gli “strumenti” del concerto che la “partitura” eseguita.
I centri del M. Stella sono caratterizzati da una dimensione contenuta nelle poche centinaia di abitanti e dalla notevole prossimità, grazie alla quale i campi sonori creati dalle campane si sovrappongono come accade in una città.
Carta delle interferenze sonore dei campanili del M. Stella con evidenziazione degli ambiti d’ascolto individuati per l’installazione sonora del 1999.
Alcuni momenti delle prove e del concerto del I maggio 1999.