Questo progetto si rivolge a una delle poche aree costiere campane sfuggite all’urbanizzazione, quella coincidente col promontorio di Tresino, stretto tra Agropoli e Castellabate, caratterizzata da una qualità di risorse ambientali, paesistiche e storico-archeologiche tale da far sovrapporre su questo ambito una impressionante serie di tutele (Riserva integrale del Parco Nazionale del Cilento VD con altri vincoli specifici di piano dello stesso ente, SIC, ZPS, vincolo archeologico, vincolo paesistico etc. fino a quelle riferibili al Patrimonio Mondiale Unesco). La sfida del progetto consiste quindi nel garantire tali tutele e consentire una valorizzazione e una gestione dell’area complessiva compatibile con tali esigenze di conservazione, cioè pienamente coerente con gli indirizzi degli strumenti messi a punto dai vari enti coinvolti, in primis il Piano del Parco.

Considerato il complesso quadro normativo, il progetto individua le componenti strutturali presenti sul territorio, formula le strategie d’azione e, prefigurando una gestione unitaria dell’ambito, articola le proposte in progetti di reti (ecologica e fruitiva) e di luoghi, concentrando gli interventi più trasformativi (anche nel senso di migliorativi delle condizioni ambientali) nelle zone di contatto coi sistemi urbani. In particolare si prospetta una significativa trasformazione del sito di Trentova, tradizionale meta della balneazione, riqualificata in luogo di servizi alla fruizione turistica del litorale e della riserva naturale.

Incarico (2011)  del Comune di Agropoli, nell’ambito di un protocollo di intesa col Parco Nazionale del Cilento VD e col Comune di Castellabate. Gruppo di progetto coordinato dal Prof. Roberto Gambino e composto da Raffaella Gambino, Federica Thomasset e da me. Il progetto, superata la fase cui si riferiscono i materiali contenuti in questa pagina (2012) , ha conosciuto alcune modifiche e stralci dovuti in all’intenzione del Comune di Agropoli di acquisire parte considerevole dell’area.

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